Tessuti morbidi e fluttuanti, che nascondono carte da gioco e oggetti vari. Velate di mistero, le sculture di Tom Eckert rivelano però qualcosa di più: sono realizzate interamente in legno.
Legno di tiglio soprattutto, più facile da intagliare e dipingere, e anche più stabile, a detta dell’artista. Le tecniche utilizzate sono tradizionali, e per la parte pittorica si serve di una lacca a base acquosa. Tutto normale, in teoria. Eppure l’effetto è incredibile.
I panni, utilizzati dalle pubblicità fino ai rituali religiosi, hanno sempre suscitato un certo fascino nell’artista. Le forme coperte da questi tessuti risultano suggestive e misteriose, con cadenze morbide e leggere. Ed è proprio da qui, dalla realtà di questi movimenti, che nascono le sue composizioni. Da un senso di impossibile si sconfina alla magia, accentuata anche da carte da gioco e oggetti fluttuanti.
Il confine tra illusione e realtà è molto sottile e l’inganno visivo è proprio la base di tutta la direzione creativa di Eckert. Ci troviamo così davanti a esempi di ‘trompe-l’oeil’ (letteralmente ‘inganno dell’occhio’), per quanto riguarda gli oggetti dipinti che si intravedono attraverso i veli trasparenti.
La doppia realtà messa in scena da questo professore americano è qualcosa di assolutamente unico e strabiliante. Un perfetto esempio di simbiosi tra artista e materiale. Materiale le cui potenzialità sono state sfruttate al massimo, attenuando la linea di confine tra reale e irreale.
Credits: Artist’s Site, Fine Art Gallery, Colossal, Incredibilia