L’arte sospesa di Cornelia Parker

Oggetti schiacciati, rotti, trasformati, ma sempre e comunque appesi. Le installazioni dell’artista inglese Cornelia Parker sono infatti sospese in aria, a volte a formare un’esplosione, altre volte a imbandire una tavola invisibile con argenteria a due dimensioni.
Cold Dark Matter: An Exploded View, Cornelia Parker, 1991.
Cold Dark Matter: An Exploded View, Cornelia Parker, 1991.

Con un fascino un po’ macabro per i processi delle strane “morti” nei cartoni, fatte di buchi di pistole ed esplosioni, realizza opere che, in un certo senso, utilizzano un metodo simile. Gli oggetti di cui si serve l’artista presentano infatti un’identità mutata e quindi bruciata, schiacciata, allungata, colpita, tagliata.

Breathless, Cornelia Parker, 2001.
Breathless, Cornelia Parker, 2001.

Ciò che fa la Parker è “resuscitare” questi oggetti, lavorando sul loro potenziale, anche quando sembra che non ci possa più essere speranza – o meglio un nuovo utilizzo – per loro. Nascono così invisibili tavole imbandite e ricche di argenteria e servizi da the schiacciati. Tutto appare bidimensionale, o semplicemente visto da diverse angolazioni. Ma alcune modifiche sono fatte per mano o volere dell’artista.

Thirty Pieces of Silver, Cornelia Parker.
Thirty Pieces of Silver, Cornelia Parker.

I comuni oggetti per la casa sono così riproposti in nuove strutture, accorpati in accostamenti apparentemente caotici, ma che rivelano invece un certo ordine. Tutto è perfettamente studiato per creare installazioni fluttuanti ma armoniche, geometriche, composte a formare figure regolari.

Hanging Fire (Suspected Arson), Cornelia Parker, 1999.
Hanging Fire (Suspected Arson), Cornelia Parker, 1999.

L’artista descrive il suo lavoro come ironico e al tempo stesso velato di un black humor, citando Duchamp come ispirazione.

Alter Ego (Object with Unconscious), Cornelia Parker, 2012.
Alter Ego (Object with Unconscious), Cornelia Parker, 2012.

 

Credits: TateFrith Street GalleryArtnet

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