Oggetti da un “futuro passato”, spazi impossibili e realtà stravolte, ecco cosa ci si aspetta dalle opere di Daniel Arsham. Giovanissimo, questo artista statunitense ha già un gran seguito, che vanta personaggi famosi come James Franco, Usher e Pharrell Williams ma anche marchi di successo, come Louis Vuitton e Calvin Klein. Lavori ironici, che alterano il senso degli ambienti e delle architetture, rigorosamente monocromatici, sembrano accontentare tutti.
Le pareti sono alterate, piegate dal vento, liquefatte, volte a inglobare tutto ciò che trovano, da orologi a figure umane. Lo spazio si anima, prende vita e ci coinvolge, assumendo una tridimensionalità che avvolge e affascina.
La materia da cui nasce tutto è prevalentemente il gesso. Materiale primordiale per indagare e stravolgere la realtà ma anche per distruggerla. Da qualche anno infatti Arsham acquista oggetti e gadget datati (o meglio, vintage) su eBay per riutilizzarli come protagonisti di opere. Assolutamente monocromatici, questi pezzi di storia sembrano acquistare valore archeologico, come reperti lontani, o reperti futuri del nostro passato e presente.
Lo sport è un altro tema ricorrente. I vestiti sportivi sono lavorati con calcite cristallina e sembrano indossati. Si percepiscono lo sforzo, la fatica, si vedono gli strappi durante il gioco, l’usura data da un gran giocatore. Oppure semplicemente il disfacimento della forma, come gli oggetti vintage, rotti in alcuni punti, con qualche mancanza ma comunque completi.
Gli esperimenti strutturali e l’indagine storica e ironica di Daniel Arsham sono qualcosa di unico e assolutamente affascinante, in cui gli oggetti assumono una critica nuova, basata sul tempo e sul loro futuro.
Credits: Daniel Arsham