Barche e canoe a formare alberi industriali, giochi assemblati in figure precarie. Ecco di cosa si compone l’arte monumentale dell’americana Nancy Rubins.
Con queste installazioni si superano i collage e gli assemblaggi tradizionali. Tutto è teso verso ad una modernista scultura americana monumentale. Gli oggetti utilizzati non sono più quelli a portata di mano, piccoli, quotidiani, ma il lavoro diventa a larga scala, coinvolgendo barche, materassi, elettrodomestici.
Canoe e imbarcazioni, colorate o monocrome, sono assemblate in modo da formare le foglie di ipotetici alberi industriali. Una forza della natura che viene così trasposta in un contesto materiale, fabbricato, costruito. Non sono contemplate le qualità degli oggetti, è invece la forma ciò che sta alla base delle composizioni. Queste ultime sembrano infatti nate da una prima canoa che si moltiplica e fiorisce, creando strutture molto simili alle piante.
Nelle sculture-installazioni fatte di grandi giocattoli, anche da parco giochi, legati da cavi, tutto sembra precario, sporgente, quasi sgraziato. Come qualcosa che sta per esplodere, per poi cadere e spargersi in modo caotico, ma non casuale. Inoltre i pezzi scelti presentano scheggiature e segni del tempo, un tempo infantile perduto, forse.
Le installazioni della Rubins stupiscono per la loro monumentale precarietà. Possono sembrare caotiche, troppo sporgenti, ma risultano comunque eleganti, soprattutto per quanto riguarda le barche.
Credits: Gagosian, The New York Times, Artsy