Simbologia e mito nell’arte di Dario Escobar

Tanti palloni, skateboard, ruote di bici e oggetti placcati in oro e in argento. È così che Dario Escobar, originario del Guatemala, cerca di unire arte, tradizione e quotidianità.

 

Kukulkan, Dario Escobar, 2009.
Kukulkan, Dario Escobar, 2009.

Gli oggetti utilizzati sono quindi comuni, semplici, da produzioni in serie, molto spesso trovati in giro. Ma l’artista, con questi, vuole indagare il loro comportamento in situazioni diverse da quelle per cui sono stati creati. Produce così uno snaturamento di questi materiali per trasporli di significato.

Bicho NO. 8, Dario Escobar, 2014.
Bicho NO. 8, Dario Escobar, 2014.

L’arte di Escobar si basa infatti su legami e sovrapposizioni della simbologia e della storia del Guatemala con la cultura visiva di oggi. Utilizzando tecniche artigianali tradizionali del Paese, imprime nelle opere riferimenti mitologici e carica simbolica. Nascono così skateboard, racchette da ping-pong e mazze da baseball ricoperte con argento come reliquie e ruote di biciclette simili a serpenti alludendo ad una creatura mitologica pre-Ispanica. Una simbologia che sconfina fino a diventare monito contro il consumismo.

Untitled, Dario Escobar, 2001-2010.
Untitled, Dario Escobar, 2001-2010.
Untitled (McDonald's Cup), Dario Escobar, 1999.
Untitled (McDonald’s Cup), Dario Escobar, 1999.

Molto frequenti sono i palloni da calcio, oggetti molto familiari che vengono alterati a formare agglomerati. Agglomerati riproposti e riconfigurati in modo da mostrare i prodotti di massa in un modo nuovo e più critico, più approfondito o trasposto in un’altra dimensione.

Observe & Reverse XIV, Dario Escobar, 2013.
Observe & Reverse XIV, Dario Escobar, 2013.

Un’espressione artistica, quindi, che tanto prende e tanto vuole mostrare del Guatemala, luogo natio e casa dell’artista.

 

Credits: Artist’s SiteKamel MennourWideWalls

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